PALERMO: Aprile, Montalbano, Altobelli, Giampietro, Ferri, Brienza (29’ s.t. Chionna), Bombardini, Di Donato, Palumbo (37’ s.t. Elia), Cappioli, La Grotteria (29’ s.t. Maggiolini). All. Sonzogni
ARBITRO: Cruciani di Pesaro
RETI: 20' p.t. Bombardini 19' s.t. Apa
NOTE: Espulso Bombardini al 23’ s.t. per fallo da dietro. Ammoniti Cappioli, Corradi, Baronchelli. Angoli 8-1. Recupero 1’/5’. Spettatori 23 mila circa (19.208 paganti, 915 abbonati). Incasso di 507 milioni (record per il "Cibali")
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Stadio "Cibali" gremito, circa un migliaio i tifosi del Palermo. La capolista gioca in maglia nera con le casacche d’allenamento e i numeri realizzati con scotch bianco, sembra che abbiano rubato le divise ufficiali della squadra rosanero. Mancano i due portieri titolari: Sicignano e Iezzo, reduci da infortuni. Assente anche il fantasista rossazzurro Criniti. Grande coreografia all’inizio della gara, ma il match comincia con 35 minuti di ritardo per liberare il campo dai cartoncini rossazzurri lanciati dagli spalti. Al 3’ prima palla-gol della partita, in favore del Catania. Da una punizione battuta da Apa, la palla sbuca davanti ad Aprile ma Ambrosi (in sospetto fuorigioco) non riesce a deviare verso la porta. |
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Foto di Tullio Puglia |
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Su un un’insistita azione al limite di Ambrosi, la palla giunge ad Apa che, solo davanti ad Aprile, lo punisce con un diagonale. E’ un momento no per il Palermo. Al 23’ Bombardini viene espulso dall’arbitro Cruciani per un fallo da dietro. Al 26’ bella azione del Catania, Criniti non riesce a deviare di testa sottoporta. Cominciano i cambi: Sonzogni si copre facendo entrare Chionna, Guerini mette dentro la terza punta, Testini. Il Catania continua ad attaccare ma non crea grandi palle-gol fino al 39’ quando da un cross da destra, Cicconi ha sulla testa un pallone d’oro, ma a tu per tu con Aprile mette a lato. Il finale è rossazzurro: prima Corradi e poi Bresciani impegnano Aprile. Al 43’ va via Ambrosi, ma conclude debolmente. I cinque minuti di recupero passano senza grandi sussulti, finisce 1-1, i giocatori del Palermo si abbracciano e vanno sotto la curva dove stanno i tifosi rosanero.
Aprile 7,5. Para tutto quello che può parare, rigore incluso.
Montalbano 6,5. Difende bene sulla fascia, ha davanti avversari difficili.
Altobelli 6,5. Se la cava contro la coppia Apa-Bresciani, deve limitarsi a difendere.
Giampietro 6. Baluardo difensivo. Non sempre impeccabile, ma in progresso rispetto alle ultime gare. Nel rigore per il Catania ha le sue colpe.
Ferri 6. Ambrosi è un avversario molto difficile. E in certi momenti è in difficoltà.
Brienza 6,5. Affonda poco rispetto al solito, ma il Catania è forte sulle fasce e lui difende bene.
(Chionna s.v. Entra nel finale per difendere il pareggio con la squadra rosa in 10)
Bombardini 6. Media tra la partita straordinaria e l’espulsione che lascia in 10 il Palermo.
Di Donato 6,5. Consueta "diga" in mezzo al campo.
Palumbo 6. Gran primo tempo, tiene palla e va alla conclusione. Nella ripresa tocca pochi palloni, ma i compagni lo assistono pochissimo.
(Elia s.v. Pochi minuti per tenere palla)
Cappioli 5,5. Manca l’autorità del capitano e sul gol del pareggio tiene in gioco Apa.
La Grotteria 5. L’argentino tiene palla eccessivamente, non dà aiuto ai compagni e non tira mai in porta.
(Maggiolini s.v. Entra per far rifiatare i compagni con qualche discesa
LE INTERVISTE
SONZOGNI: «E' stata una gara esteticamente non bella, non poteva esserlo per le tensioni accumulate in settimana. Ma è importante tornare da Catania con un risultato positivo. Abbiamo giocato una gara accorta e siamo riusciti a dare continuità fino alla fine nonostante l'inferiorità numerica nella 2ª parte del secondo tempo. Avevo chiesto ai miei di evitare di rimanere in 10, purtroppo ci siamo cascati. Il Catania nel primo tempo non ha avuto molte palle-gol, anzi mi pare abbia salvato in un'occasione sulla riga. Alla fine del primo tempo avevo detto ai ragazzi che se fossimo riusciti a fare bene 2-3 cose nei primi venti minuti della ripresa avremmo portato a casa i 3 punti».
APRILE: «Ho saputo solo mezz'ora prima della partita che avrei dovuto giocare, perché Sicignano nel riscaldamento non se l'è sentita. Ma non ho accusato emozione, ero già in clima derby. Il rigore? So come Ambrosi li tira, quest'anno ne ha calciati tre tutti uguali: fa la finta per sbilanciare il portiere. Mi ero allenato col preparatore Zangara anche per quest'opportunità. Quando è caduto e l'arbitro ha fischiato il penalty io non l'ho toccato. Il Catania è molto forte, al "Cibali" non vincerà nessuno».
BOMBARDINI: «Mi dispiace molto di dover saltare il Savoia, ci tenevo. La sconfitta dell'andata ancora non è andata giù. Il fallo che mi è costato il "rosso" non mi era parso così grave. La punizione del gol? Non è stata studiata a tavolino».
CAPPIOLI: «Dovevamo chiudere la partita nel primo tempo, ma abbiamo giocato per un tempo da capolista dimostrando maturità. Nel secondo tempo, con un uomo in meno, a Catania, con il pubblico di oggi, vincere era davvero difficile».
LUCIANO GAUCCI: «Ci sono mancate la fortuna e la spregiudicatezza per ottenere i 3 punti. Abbiamo giocato una grandissima partita, ma abbiamo fallito tante occasioni da rete. Dovevamo crederci maggiormente, ma in 11 contro 10 siamo stati più prudenti che spregiudicati. Il pareggio mi sta strettissimo. Se continuiamo così i play-off non ci sfuggiranno, il Palermo ha già un piede e mezzo in B, è troppo lontano per noi».
GUERINI: «Abbiamo fornito un'ottima prova, nel primo tempo eravamo contratti, nella ripresa ci siamo sbloccati. Abbiamo creato molto, ma raccolto poco. Ma se c'è una squadra che meritava di vincere il derby è il Catania».