FERMANA-PALERMO 2-2

FERMANA: Pardini, Parisi, Prete, Di Salvatore, Savini, Di Fabio, Perra, Maschio, Manca (35' s.t. Tiberi) Bonfanti (14' s.t. Lemme), Di Venanzio (7' s.t. La Vista). In panchina: Chiodini, Adani, Barucca, Pandolfi. All. Pagliari

PALERMO: Sicignano, Montalbano, Altobelli, Giampietro, Chionna, Scaringella (35' s.t. Brienza), Bombardini, Di Donato, Palumbo (25' s.t. La Grotteria), Cappioli, Suppa (20' p.t. Furiani). In panchina: Aprile, Ferri, Cardascio, Elia. All.: Sonzogni

ARBITRO: Niccolai di Livorno

RETI: 4' p.t. Bombardini, 4' s.t. Montalbano, 20' s.t. Di Fabio, 37' s.t. Lemme

NOTE: Sugli spalti una cinquantina di tifosi del Palermo appartenenti a club del centro Italia. Ammoniti Savini, Manca, Altobelli, Sicignano. Angoli: 5-2 per la Fermana; recupero 2' p.t./4' s.t.

LA PARTITA

Bombardini autore dell'1-0

Foto di Tullio Puglia

La formazione schierata da Sonzogni è quella prevista. Palermo inedito con La Grotteria e Brienza in panchina, Palumbo (al rientro dopo due gare di assenza) unica punta e cinque centrocampisti (Suppa, Di Donato, Scaringella a destra, Bombardini a sinistra, Cappioli un po’ più avanzato). Difesa consueta con Giampietro e Chionna centrali, Montalbano a destra, Altobelli a sinistra, Sicignano tra i pali. Il campo è in buone condizioni nonostante la pioggia (e, a tratti, la neve) caduta fino a poco prima dell’inizio, la temperatura è molto fredda; il clima invernale ha bloccato i tifosi organizzati arrivati da Palermo. La squadra allenata da Sonzogni è in maglia bianca, gialloblù i "canarini" di casa. Fermana schierata col 4-4-2. I rosanero partono fortissimo, con un Bombardini molto ispirato. Al 2’ l’esterno mancino fa fuori tre uomini con slalom e finte di corpo ma, in area, non riesce a mettere in mezzo per Palumbo. Al 4’ rosanero in vantaggio: Giampietro lancia Montalbano sganciatosi sulla destra, controllo a rientrare di destro per superare un avversario e cross di sinistro, Cappioli tocca di testa, la palla finisce a Bombardini che, all’altezza del secondo palo, controlla e insacca di destro da pochi passi.

La Fermana tiene in mano il "pallino" del gioco ma senza rendersi particolarmente pericolosa, i rosa possono agire in contropiede. La situazione tattica è ideale per il Palermo. Al 20’ si "blocca" per un problema muscolare Suppa, Sonzogni lo sostituisce con Furiani, lasciando inalterato il 4-5-1. Al 23’ insidiosa punizione laterale di Parisi, Sicignano esce tempestivamente e mette in angolo, un minuto più tardi cross di Manca da destra, Di Venanzio arriva in corsa oltre il secondo palo e di testa mette a lato. Soffre Palumbo solo in avanti contro quattro difensori (sicuramente troppi per il solo centravanti rosanero), il Palermo evita i lanci lunghi privilegiando le azioni manovrate. Ma la Fermana gioca con determinazione rendendo complicata la partita per i rosa. Al 31’ su iniziativa da destra di Montalbano, Bombardini si trova lanciato a rete, deve uscire frettolosamente Pardini per togliere il pallone all’esterno rosanero. Un minuto più tardi Sicignano compie una bella parata d’istinto per negare il gol a Di Venanzio, "incuneatosi" a centro area. L’azione è partita dai piedi del terzino Parisi, il centrocampista è riuscito a sottrarsi al controllo avversario, bravissimo il numero 1 rosanero ad opporsi. Pochi minuti più tardi nella vicina Giulianova, il Messina va in svantaggio, il Palermo ha 8 punti di vantaggio. Al 44’ errore di Giampietro a tre quarti campo, Manca lancia Di Venanzio che però sbaglia il controllo facendo sfumare la chance. Il primo tempo si conclude senza altre emozioni a Fermo. Nell’intervallo di Fermana-Palermo, a Giulianova (dove si è cominciato a giocare mezz’ora prima) pareggia il Messina che si porta a -7 dai rosanero.

L’inizio del secondo tempo si apre nella maniera più incredibile e vantaggiosa per il Palermo. Da un corner battuto al 4’ da Scaringella sul versante destro dell’attacco rosanero, Montalbano – piazzato all’altezza del primo palo – "aggancia" di tacco al volo, mettendo il pallone sotto l’incrocio dei pali. Il portiere della Fermana Pardini resta di sasso, incredulo. Pazza gioia per Montalbano che corre fino a farsi sommergere dall’abbraccio dei compagni, inclusi quella della panchina. Un gol fantastico. L’allenatore di casa Pagliari tenta di cambiare qualcosa: fa uscire il centrocampista Di Venanzio e "immette" l’attaccante La Vista. In contropiede, al 9’, il Palermo potrebbe chiudere la partita. Azione tutta di prima Altobelli-Scaringella-Cappioli: il tocco in verticale dell’ex romanista è prezioso per Bombardini che in velocità si "beve" in modo incredibile Parisi, mette al centro, il portiere Pardini non ci arriva ma Scaringella – un po’ decentrato dopo aver controllato il pallone –, scaglia il tiro fuori.

Montalbano autore del raddoppio

Foto di Tullio Puglia

Savini, piazzato sulla linea di porta, gli ha "ristretto lo specchio" impedendogli di segnare. Sarebbe stato il "match-point", Scaringella lo ha sprecato. Al 18’ Altobelli si oppone col corpo a un tiro di Lemme, un minuto dopo Montalbano allontana di testa su un cross da destra, dai 25 metri il capitano Di Fabio (ex messinese) controlla e tira centrando l’angolino basso alla sinistra di Sicignano, in fatale ritardo. Due a uno e partita riaperta. Va detto che i marchigiani non si sono arresi nemmeno dopo lo 0-2, continuando a giocare con determinazione. Si scalda il pubblico, che allo stadio "Recchioni" è molto vicino al terreno di gioco. A Messina, intanto, finisce 1-1. Al 25’ Sonzogni sostituisce, come prevedibile, Palumbo con La Grotteria. La Fermana "fa" la partita, il Palermo deve ribattere colpo su colpo tentando l’iniziativa in contropiede (buona opportunità per Bombardini servito da La Grotteria alla mezz’ora). Al 32’ bella rovesciata volante al limite dell’area di Lemme, conclusione non pericolosa ma bel gesto tecnico. Proprio l’attaccante di scuola parmense segna e pareggia al 37’: assist centrale per la punta dopo una bella azione personale di La Vista, Lemme si presenta solo davanti a Sicignano, lo supera e depone nella rete sguarnita. Al 38’ offensiva della squadra di casa, ormai dominante, e tiro alto da 22/23 metri di Perra. Al 41’ doppia opportunità per il Palermo: prima una punizione di Cappioli è respinta da Pardini, sulla ribattuta interviene Brienza ma il portiere marchigiano allontana con un piede. L’ultima occasione è del Palermo, al 43’. Capita sui piedi del capitano Cappioli che da buona posizione e senza marcatura calcia alto di sinistro. Finisce in parità, come il Messina a Giulianova, e domenica al "Celeste" si giocherà il derby Messina-Palermo.

LE PAGELLE

Sicignano 5,5. E’ bravo nel primo tempo su Di Venanzio, ma arriva in ritardo sulla gran botta dell’1-2 "scagliata" da Di Fabio. Si fa ammonire, salterà il derby col Messina.

Montalbano 7. Autore di un gol straordinario, di tacco al volo. Da lui parte l’azione del 1° gol rosanero. Assicura una spinta continua nella prima ora di gioco.

Altobelli 6,5. Molto positivo nel 1° tempo, cala anche lui nella ripresa.

Giampietro 5,5. Nel primo tempo chiude bene i varchi, ma non può nulla nonostante la sua esperienza per arginare gli attacchi marchigiani nel 2° tempo. Anche lui colpevole di aver lasciato solo Lemme in occasione del 2-2.

Chionna 5,5. Controlla bene le iniziative di Bonfanti e Manca, quando entra Lemme va in difficoltà.

Scaringella 6. Il "fedelissimo" di Sonzogni gioca a tutta birra come al solito, spinge rendendosi utile ma fallisce la comoda palla del 3-0 che avrebbe chiuso la partita

(Brienza s.v. Un quarto d’ora scarso, entra quando il Palermo) ha già dato tutto o quasi).

Bombardini 7. Straripante nella prima ora di gioco, segna il primo gol, salta regolarmente gli avversari, serve a Scaringella una palla d’oro all’inizio della ripresa. Poi, è costretto a spegnersi anche lui.

Di Donato 6. Argine prezioso nel primo tempo quando tutta la squadra si muove con grande concretezza, è costretto a "cedere" quando nella ripresa i marchigiani attaccano in massa.

Palumbo 6. Compito improbo per il centravanti al rientro. Solo contro l’intera difesa ospite, non tira mai ma si sfianca inseguendo mille palloni.

(La Grotteria s.v. Non molti minuti in campo, si trova nella stessa situazione di Palumbo. Ma quando entra, il Palermo ha da tempo smesso di spingere)

Cappioli 6. In supporto all’unica punta, propizia il primo gol. Poi non si rende molto pericoloso, eccezion fatta per una punizione nel finale. Non è certamente questo il suo ruolo preferito.

Suppa s.v. Annata decisamente sfortunata per lui. Si infortuna dopo una ventina di minuti e deve lasciare il posto a Furiani.

(Furiani 6. Vedi Di Donato. Quando la squadra gira, la "doppia diga" messa in campo da Sonzogni funziona. A il geometrico Furiani non può nulla quando sullo 0-2 l’iniziativa

LE INTERVISTE

SONZOGNI: «Abbiamo buttato via un'occasione. Restano però 5 punti di vantaggio sulla seconda e una partita in meno da giocare. Domenica a Messina sarà decisiva, ma noi potremo contare su due risultati su tre. Qui a Fermo abbiamo fallito tre-quattro palle-gol abbastanza nette, ma sono soddisfatto della prestazione; abbiamo avuto 3 occasioni negli ultimi 5 minuti, quindi non c'è stato un calo fisico. Il gol dell'1-2 ha cambiato psicologicamente la partita, ma una squadra esperta come la nostra, deve amministrare meglio le situazioni. Il 4-5-1? E' stato un esperimento positivo».

CAPPIOLI: «E poi dicono che abbiamo gli arbitri a favore! Il gol del pareggio della Fermana era viziato da un fuorigioco di almeno 3 metri e per fallo su Bombardini, non ci è stato concesso un rigore». In seguito c'è stato uno scambio di opinioni con i giornalisti locali che contestavano le sue affermazioni e poco dopo il capitano rosanero è andato via dalla sala stampa.

DINO PAGLIARI (allenatore della Fermana): «Sono contento di come abbiamo giocato. Non tanti sarebbero stati in grado di recuperare dallo 0-2 contro la prima in classifica. Il Palermo all'inizio ha fatto valere la propria superiorità tecnica, specialmente a centrocampo, e abbiamo avuto problemi a chiudere sulle fasce. Cappioli ha detto che il 2-2 era in fuorigioco e c'era un rigore su Bombardini? Credo che abbia un alto senso dell'umorismo».