FID. ANDRIA - PALERMO 1-0

FIDELIS ANDRIA: Lucenti, Di Bari, Tridente, De Stefani, Monetta, Sgarra, Landini, Sbaccanti, Biancolino (47' s.t. Carrozzieri) Villanueva, (14' s.t. Del Prete) Carfora (36' s.t. De Santis). In panch.: Siringo, Moreo, Zaminga, Vallarella. All.: Ortega

PALERMO: Sicignano, Montalbano (50' s.t. Mancino) Ferri (21' s.t. Cardascio), Giampietro, Chionna, Brienza, Bombardini, Di Donato, Elia (34' s.t. Maggiolini), Cappioli, La Grotteria. In panch.: Aprile, A. Perna, Mancino. All.: Sonzogni

ARBITRO: Ambrosino di Torre del Greco

RETE: 18' s.t. Carfora

NOTE: Spettatori 1.000 circa ( incasso 9 milioni circa). Espulsi al 41' p.t. Bombardini e Landiini per reciproche scorrettezze. Ammoniti De Stefani, Biancolino, Villanueva, Carfora, Sicignano, Maggiolini. Angoli: 5-5

LA PARTITA

Sette giorni dopo la sconfitta interna col Messina, il Palermo cade di nuovo. E' la sconfitta peggiore del campionato rosanero. Sembra di essere tornati indietro, alla stagione scorsa, quando capitava di perdere ovunque, in trasferta. Il Palermo ha perso infatti contro l'ultima in classifica. Un rovescio inatteso, magari anche immeritato per le azioni prodotte dalla squadra di Sonzogni in attacco, ma ugualmente pesante. Rosa senza Belmonte squalificato, con Elia al suo posto in avanti, accanto a La Grotteria. Al 5' bella iniziativa di Bombardini che di testa serve Elia, ma il centravanti mette a lato. La replica pugliese è affidata allo spagnolo Villanueva, il cui tiro è fermato da fermato da Sicignano in uscita. Sonzogni cambia fascia a Ferri e Montalbano, portando quest'ultimo a sinistra sulle tracce dell'ex rosanero Luis Landini. Al 25' ancora Bombardini crossa rasoterra ma la "scivolata" di Brienza a porta vuota termina fuori; quindi un tiro centrale di Sbaccanti che il portiere del Palermo mette in angolo e al 32' La Grotteria "spara" alto da due passi sugli sviluppi di un angolo. Ancora Sbaccanti ha una buona occasione, ma calcia centrale. Al 40' nei pressi dell'area del Palermo, a gioco fermo, Landini va a provocare Bombardini: spinte e mani in faccia, espulsi entrambi. Peccato, Bombardini stava giocando bene, ma il laterale rosanero non ha saputo trattenersi. Nella ripresa, la Grotteria si produce in un paio di straordinarie azioni palla al piede, che non però portano nulla alla causa. Il Palermo attacca, l'Andria è pericolosa in contropiede. Al 10', Chionna sbaglia il tempo su un cross e serve un "miracolo" di Sicignano per respingere il tiro a tu per tu di Biancolino. Pochi minuti dopo, il gol-partita, con Carfora che si invola sulla fascia sinistra e da una ventina di metri lascia partire un gran tiro a spiovere che scavalca Sicignano. Gran gol, abbastanza fortunato. I rosa reagiscono: al 21' Brienza tira a lato dopo un bel dribbling, al 25' La Grotteria fa fuori una serie di avversari si attarda nel passaggio e quando tocca ad Elia, il centravanti tira debolmente verso il portiere siciliano Lucenti, ex del Ragusa. La pressione finale del Palermo è senza sbocchi. Ci prova un paio di volte Brienza, colpo di tacco alto in un'occasione e atterramento più che sospetto in un'altra. Prima del fischio finale, un'incomprensibile sostituzione di Sonzogni: Mancino al posto di Montalbano al 50'. Al triplice fischio dell'arbitro via ai processi e alle voci di esonero per il tecnico.

LE PAGELLE

Sicignano 6,5. Fa una gran parata nel primo tempo su Biancolino e sul tiro-gol di Carfora è un po' fuori dai pali. Ma come aspettarsi quella conclusione straordinaria di Carfora?

Montalbano 6. Spinge quando può, non lo si può rimproverare per difetto d'impegno e anche se non precisissimo è utile alla causa.

(Mancino s.v. Pochi secondi in campo)

Ferri 5. Ha limiti tecnici evidenti. E' un centrale, adattato (male) da laterale. Soffre con Landini all'inizio e Sonzogni lo dirotta a destra. Quando davanti non ha più nessuno, spinge senza incidere.

(Cardascio 6. Più reattivo del solito, ma ancora non riesce a superare l'uomo con la frequenza dovuta. Lui ci tenta spesso. Stavolta si rende utile anche con qualche buon cross).

Giampietro 6. Momento no, anche per uno dei migliori tra i rosa. Gli attaccanti dell'Andria affondano poco ma la difesa rosa corre ugualmente pericoli, ma in fase di appoggio è meno lucido del solito.

Chionna 5. Clamoroso errore su un cross: salta a vuoto mancando il pallone. Solo una prodezza di Sicignano salva la baracca. Non è il primo sbaglio di un certo tipo che commette. Uno della sua esperienza non dovrebbe.

Brienza 6. L'impegno, l'iniziativa e le idee ce le mette. Stavolta con pochi risultati. Tira spesso in porta, ma senza fortuna. E un'entrata su di lui sembra da rigore.

Bombardini 4. Si macchia della colpa peggiore, lasciare la propria squadra in dieci, facendosi espellere per aver reagito dopo una provocazione di Landini. Fino al "rosso" era stato tra i migliori, e uno indispensabile come lui, non può commettere simili leggerezze.

Di Donato 6. L'unica portare a croce in un centrocampo dove tutti cantano. Di Donato sarà sempre il meno colpevole, rimanendo le cose in questo modo. Va anche al tiro, ma non può coprire 70 metri di campo per 90 minuti.

Elia 5,5. Deludente. Se questa era l'occasione buona per dimostrare di meritare la maglia da titolare, Belmonte può stare tranquillo. Coraggio e generosità non sono in discussione ma un centravanti deve rendersi pericoloso davanti.

(Maggiolini s.v.)

Cappioli 5,5. Purtroppo il Cappioli di molte trasferte rosanero: evanescente. Senza mai dubitare delle doti dell'ex romanista, ci si chiede perché non riesca ad incidere più di tanto.

La Grotteria 6,5. Grande, il "caballo" palla al piede. I giocatori pugliesi non riescono a fermarlo nemmeno a fucilate. Ma cosa resta, oltre alla sensazione di certe giocate in dribbling? A volte dovrebbe liberarsi prima del pallone e, probabilmente, giocare più avanti.

LE INTERVISTE

I rosanero non parlano dopo la sconfitta di Andria. La motivazione ufficiale è il timore di perdere l'aereo da Napoli a Palermo. Non parlano giocatori e allenatori, in sala stampa c'è solo il direttore sportivo Giorgio Perinetti. "Il campionato diventa incerto e più difficile. Abbiamo perso un'occasione per crearci un buon vantaggio. Abbiamo perso le caratteristiche di squadra cinica, ma ho ancora fiducia in questo gruppo". Fiducia a certe condizioni, però: "Ognuno deve dare il massimo, si deve pensare alla squadra non a sé stessi", dice il diesse rosa. Per l'allenatore argentino dell'Andria, Ortega, si tratta di un "successo è meritato".