LA
PARTITA
Bella
perché sofferta la vittoria del Palermo contro la Fermana, e gli abbracci dei
giocatori rosa in tutte le parti del campo dopo il gol rosa, valgono più di
ogni commento: il Palermo gioisce per questa vittoria che sembrava non volesse
arrivare più e tutta la squadra è unita e compatta alla ricerca dell'obiettivo
promozione. E' una vittoria che vale il primato solitario per l'inaspettata
battuta d'arresto casalinga del Savoia e il pareggio dell'Aquila. La formazione
iniziale è quella consueta, con i rientri di Sicignano e Bombardini, che hanno
scontato la giornata di squalifica, e Ferri nel ruolo di difensore di fascia
sinistra per controllare meglio l'ala della Fermana Perra. Maggiolini, che aveva
giocato bene in Coppa Italia mercoledì, va in panchina. L'inizio del Palermo
è entusiasmante: i primi 25 minuti sono tra i migliori dell'intero campionato
giocato fin qui dai rosanero. E le occasioni da gol fioccano. Al 1' Cappioli
tira alto dalla distanza, al 3' Belmonte conclude dall'interno dell'area, ma
il suo tiro centrale è parato. All'11' bellissima azione con tocco in profondità
di la Grotteria, traversone basso di Bombardini, finta di Belmonte e Cappioli
che arriva da dietro ha la più facile delle occasioni ma si fa ribattere il
tiro da Pardini in uscita. I rosa non mollano. Al 16' da Bombardini a Di Donato,
botta dal limite parata. Un minuto dopo, un'altra grande occasione. Ancora l'inarrestabile
Bombardini per Cappioli, cross, ancora una finta a centro area come nell'occasione
precedente e stavolta la palla del gol è di Belmonte, ma il tiro dell'attaccante
uruguayano è debole e centrale. I rosa continuano a martellare ancora per qualche
minuto, poi pian piano si spengono e la Fermana riesce a prendere le contromisure
al Palermo. Anzi al 35' va vicinissima al gol del vantaggio, con l'unica occasione
da gol creata: cross di un Di Venanzio molto attivo sulla fascia sinistra e
pallone che giunge a Manca a pochi passi da Sicignano. Per fortuna dei rosa,
la punta colpisce male e il pallone va oltre la traversa. Prima della fine del
tempo, Brienza raccoglie un lancio in profondità di Belmonte, fa fuori in velocità
due avversari ma il suo tiro è centrale. Nella ripresa, il Palermo non gioca
bene come all'inizio della partita, e la Fermana riesce a difendersi bene. Ci
sono un paio di gol segnati da Belmonte, ma quando l'arbitro aveva già fischiato
l'interruzione del gioco (lo stesso è accaduto agli ospiti nel 1° tempo). Quando
sembrava che il Palermo non riuscisse più a vincere, è arrivato il gol, o meglio,
l'autogol decisivo di Parisi da poco entrato. Su lancio in verticale di Belmonte,
la Grotteria è entrato in area e ha battuto di destro, e la sua conclusione
è stata deviata da Parisi ed è finita in rete. Nel quarto d'ora rimanente, i
rosa sono riusciti a creare altre occasioni ma senza concretizzarle. Va bene
così, Palermo di nuovo primo da solo e felice.
Montalbano
6. Solida copertura in difesa
(Maggiolini 5,5.
Dopo la bella prova in Coppa, gioca senza troppa lucidità).
«È incredibile siamo primi in classifica, abbiamo allungato in classifica, ma
i fischi non mancano mai. È una situazione assurda. Alcuni tifosi dalla tribuna
hanno offeso Cristian quando è stato sostituito. Non riesco a capire perché
certa gente viene allo stadio. Non abbiamo bisogno di loro, al Palermo servono
tifosi veri come quelli della curva che non smettono di incitarti mai. Siamo
un po’ delusi perché ci aspettavamo più gente. Forse la pioggia ha tenuto lontano
un po’ di persone, ma sono sicuro che una città come Palermo può dare di più.
Lo stadio pieno può darti stimoli maggiori, giocare sempre con 15-20 mila persone
sarebbe diverso. Abbiamo fatto una quindicina di tiri in porta e il nostro portiere
è rimasto praticamente inoperoso. La Fermana è una buona squadra, organizzata
ma non ha creato nessun pericolo. In questo campionato non esistono partite
facili. Bisogna lottare fino all’ulitma giornata e sfruttare al meglio le partite
casalinghe. Fare punti davanti al proprio pubblico è essenziale. Stare in testa
fa piacere, ma è un errore pensare che la stagione è già finita. È presto per
guardare la classifica».
«Vorrei vincere sempre in questa maniera oppure come abbiamo fatto domenica
scorsa a Catania. Giocare bene non sempre è fruttuoso: con la Torres lo abbiamo
fatto ma abbiamo raccolto un solo punto. Contro la Fermana abbiamo disputato
una grande partita, una delle migliori di quest’anno. Nel primo tempo siamo
partiti alla grande, ma il loro portiere ci ha negato la gioia del gol. Ho rivisto
il Palermo spietato d’inizio anno. La Fermana era un avversario ostico. Hanno
giocato bene, ma noi siamo stati bravissimi a non farli avvicinare nella nostra
area. Non ho fatto nemmeno una parata e le poche volte che hanno tirato lo hanno
fatto soltanto da fuori area. Motivo che rende più meritoria la prestazione
di tutta la squadra. Siamo un gruppo forte ed unito. Avevamo avuto un piccolo
momento di crisi ma ne siamo venuti fuori alla grande. Ci siamo ripresi la vetta
grazie a due vittorie sofferte ma meritate. Il Savoia ha perso ancora in casa?
I risultati delle altre squadre non ci interessano, dobbiamo guardare solo in
casa nostra. La classifica per ora non ci interessa, anche se stare lassù è
piacevole».
«Siamo in testa e speriamo di rimanere lì il più a lungo possibile. Il Palermo
ha dimostrato che ha ripreso il cammino verso la B. Quella con la Fermana è
una vittoria preziosa, così come lo era stata quella con l’Atletico. In questo
campionato non esistono partite facili, vincere la C è difficile perché ci sono
tante squadre agguerrite. I ragazzi devono stare tranquilli. Se restiamo in
testa il pubblico tornerà. Se ne accorgeranno domenica prossima quando alla
Favorita arriverà il Messina. Questa città considera la C come un’offesa. E
poi con tutto quello che offre la tv per uscire da casa devi avere motivazioni
forti. Catania e Messina possono esserlo, speriamo che lo diventino anche le
altre squadre. Nel primo tempo il Palermo ha offerto sprazzi di bel calcio,
con giocate di prima che non sono state finalizzate per un niente. I ragazzi
vanno elogiati perché non si sono mai innervositi. E questo è segno di saldezza
e sicurezza nei propri mezzi».