NOTE: Spettatori 4.357, abbonati 2.546. Incasso 82.648.235 lire, quota abbonati 46.802.847 lire. Ammoniti Udassi, Sicignano, Castagna, Bombardini, Pinna e Panetto. Angoli: 8-0 per il Palermo.
LA
PARTITA
Non
c'è La Grotteria, fermato da un problema intestinale. Debutta alla Favorita
Maggiolini e lo fa da terzino sinistro. La partita non decolla e la prima emozione
arriva al 24', quando su un'incertezza di Chionna Udassi si trova solo in area:
la sua rovesciata finisce fuori. Subito dopo il Palermo passa. Giampietro tira
da lontano, la difesa respinge e la palla s'inarca, Chionna colpisce bene e
smarca in area Belmonte, che anticipa tutti ed infila d'esterno destro da distanza
ravvicinata. Il Palermo si sblocca con la segnatura, la Torres accusa il colpo.
I sardi si gettano in avanti e rischiano il tracollo. Al 34' la migliore azione
della gara: Maggiolini per Cappioli, che al volo fa proseguire Bombardini a
sinistra, cross basso, velo di Belmonte ed Elia si trova solo davanti Pinna.
La sua conclusione è sul portiere in uscita. Al 43' Sicignano rischia l'espulsione.
Giampietro sbaglia a chiamarlo fuori, il portiere è in ritardo su Langella,
esce fuori area e lo afferra alle caviglie. Ammonizione che gli costerà la squalifica.
Sull'azione successiva la Torres pareggia. La difesa rosa respinge corto, Chechi
si trova tutto solo al limite ed infila l'incrocio dei pali di destro. Nella
ripresa Palermo sempre in avanti. Si gioca ad una porta sola. Al 6' Bombardini
salta tutti a sinistra ed arriva sul fondo, cross basso per Elia che arriva
in corsa tutto solo e manda incredibilmente fuori. Al 10' Belmonte segna ancora
ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Al 17' Brienza manovra bene a destra, sbilancia
tutti e smarca Cappioli al limite dell'area, l'ex romanista sbaglia il facile
appoggio senza difensori davanti. Sonzogni cambia: entra Cardascio, difesa a
tre e Brienza al centro. Proprio Brienza alla mezzora sbaglia la più facile
delle occasioni: Belmonte lo smarca davanti Pinna ma il giovane napoletano calcia
alto da due passi. Alla fine c'è spazio anche per Mancino, che si batte bene
senza però trovare spazi nella difesa ospite.
LE PAGELLE
Sicignano 6. Nessun tiro in porta eccetto il gol, sul quale non può nulla. Ammonito, sarà squalificato. E per un portiere 4 ammonizioni in 11 partite sono tante.
Montalbano 6,5. Sembra, a tratti, il devastante Montalbano della scorsa stagione. Langella gli scappa via in una sola occasione e il riberese trova pure il tempo di spingere in avanti.
Maggiolini 6. Esordio da titolare alla "Favorita". Gioca da terzino, e non è il suo ruolo ma si disimpegna con sufficiente disinvoltura, proponendosi anche in avanti
(Cardascio 5,5. Entra nel momento dell'assalto finale ma non riesce ad entrare in partita)
Giampietro 6,5. Da una sua iniziativa nasce il gol del Palermo. Poi fa un errore in difesa sull'occasione di Langella, per il resto è impeccabile nel ruolo di leader della difesa.
Chionna 6. Un po' impreciso dietro in alcune circostanze, riesce però a servire a Belmonte la palla dell'1-0.
Brienza 5,5. Una delle prestazioni peggiori di Brienza che ci aveva abituato bene fin qui. Non trova il tempo per gli inserimenti, anche perché è ben marcato, e sbaglia un'occasione da gol gigantesca.
Bombardini 6,5. Lo si può criticare per la discontinuità, ma le occasioni da gol migliori per il Palermo nascono spesso dai suoi piedi. Stavolta ne serve un paio ottime ad Elia. A volte, invece, di crossare pensi a tirare in porta.
Di Donato 6,5. Quantità infinita, non sempre qualità, ma il suo apporto in mezzo al campo è indispensabile.
Elia 5. Dispiace per la punta napoletana, che si impegna sempre al massimo. Ma per un attaccante sbagliare due gol come ha fatto lui è cosa grave. I suoi errori incidono sul risultato finale.
(Mancino 6. Pochi minuti, non si può giudicare, nonostante la sostanza che tenta di mettere nell'attacco rosanero)
Cappioli 6. Sufficienza per l'animo che ci mette, ma dal capitano ci si aspetta qualcosa in più. Non riesce ad "inventare" palloni decisivi, e forse non è questo il suo mestiere. Ma sbaglia anche una buona occasione da rete.
Belmonte 6,5. Lui il suo lo fa. E' un po' lento e tiene forse troppo la palla tra i piedi, ma segna il gol rosa e dà un assist perfetto a Brienza che sbaglia. Non è tanto, ma sarebbe potuto bastare.
LE INTERVISTE
Il sorriso non lo
perde. Ma questa volta non può essere felice. Piuttosto è dispiaciuto perché
il Palermo ha pareggiato la sua prima partita dentro casa, perché nelle ultime
tre gare è arrivato solo un punto, perché la gente è rimasta a casa. Sorride
amaro Sergio D'Antoni. Forse è un modo per nascondere la tristezza. Ma di sicuro
è impossibile coprire l'amarezza per quell'1-1 con la Torres, difficile da digerire
come un pugno di chiodi. "Sono dispiaciuto - afferma il presidente rosanero
- perché in casa non si possono lasciare punti. È stata una partita strana,
condizionata da alcuni episodi. Il loro gol era viziato da fuorigioco, a noi
ne hanno annullato uno per una posizione irregolare che forse non c'era. Poi
abbiamo sbagliato 4-5 palle gol nitide. Piangersi addosso però non serve, bisogna
recuperare e pensare al match di domenica prossima. Sono però amareggiato per
la reazione della gente: sono bastati due ko di fila per fare calare il numero
degli spettatori e meno di duemila. Questo è un campionato duro, per vincerlo
serve tenacia. Io ce l'ho, spero che l'abbia anche la città". E così quella
che doveva essere la gara della "resurrezione", si è invece trasformata in una
giornata nera come le nubi che coprivano la Favorita. Sussurrano le malelingue
che la tempesta potrebbe ora trasferirsi sulla panchina di Sonzogni (che fra
l'altro è stato contestato a fine partita). Ma D'Antoni è come Parry Mason.
"L'allenatore - precisa il presidente - non si tocca. Gode della fiducia incondizionata
della società. Quando ci sono momenti come questo non c'è un solo responsabile.
Nessuno potrà dormire sonni tranquilli fino a quando non usciremo da questo
tunnel. Dobbiamo fare quadrato, risolvere i problemi per tornare quelli d'inizio
campionato". Sonzogni non si discute, ma adesso bisogna accontentarlo. Anche
ieri l'allenatore si è lamentato per il numero troppo esiguo di giocatori a
sua disposizione. Ma soprattutto di quell'attaccante di cui tanto si parla ma
che non arriva. "Continuiamo a guardarci in giro - sottolinea D'Antoni - ma
con il mercato chiuso è difficile realizzare buoni acquisti. Il Palermo non
cerca una punta qualunque, ma una che sappia fare la differenza. Ho informato
Sensi e lui è disposto a comprare, ma i prezzi sono troppo alti". La sensazione
è che il Palermo starà alla finestra, che si dovrà aspettare gennaio (mese in
cui il mercato riapre) per vedere nuovi acquisti. "Ma l'attaccante che non arriva
- dice D'Antoni - non deve essere un alibi. Abbiamo un organico valido che può
lottare per la B. Contro la Torres c'erano solo due punte, ma solo perché La
Grotteria stava male. Cristian è stato criticato, ma la sua assenza oggi (ieri,
ndr) si è sentita. E poi c'è da risolvere la questione Herrera. Stiamo cercando
di convincere il San Gallo ad accettare un pagamento dilazionato degli 800 milioni
per Dittgen. Se si sblocca questa situazione, l'argentino potrà essere tesserato".
Il presidente è comunque una delle due voci del Palermo che ha pareggiato con
la Torres. L'altra non è il capitano Cappioli o il goleador Belmonte, ma Tiziano
Maggiolini. "Era la prima volta che giocavo alla Favorita con questa maglia
- afferma il laterale -. Ma la mia contentezza per l'esordio è stata rovinata
dal risultato. Il Palermo meritava molto di più. La Torres in tutti i novanta
minuti ha fatto un solo tiro. La loro porta sembrava stregata. Abbiamo avuto
4-5 palle-gol nitidissime. Nelle ultime tre partite abbiamo fatto soltanto un
punto, ma il morale non è a terra. Non parliamo di crisi, è solo un periodo
no. Prima giocavi peggio e vincevi. Ora costruisci tanto e non ci riesci. Se
poi trovi un avversario che tira una volta e segna, ecco che tutto diventa più
difficile".