PALERMO: Aprile, Montalbano, Altobelli, Furiani, Chionna (6' st Ferri), Brienza, Bombardini, Di Donato, Elia (34' st Belmonte), Cappioli, La Grotteria (38' st Suppa). In panchina: Di Masi, Cardascio, Quadrini, Maggiolini. Allenatore: Sonzogni.
VIS PESARO: De Juliis, Vezzosi, Rossi, D'Antoni, Marin, Ischia, Rinino (42' st Marchetti), De Angelis, Gennari (13' st Pittaluga), Ripa, Marino (24' st Ortoli). In panchina: Verì, Esposito, Segarelli, Del Bianco. Allenatore: Arrigoni.
ARBITRO: Ardito di Bari 6.5
RETI: 31' pt e 31' st Elia
NOTE: giornata
nuvolosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 8 mila circa. Ammoniti:
Brienza, Cappioli, D'Antoni, Marin, Gennari. Angoli: 4-3 per il Palermo. Recupero:
2' pt, 4' st.
LA
PARTITA
Il
Palermo arremba sin dall'avvio ed al 5' sfiora il gol. Discesa di Montalbano,
in dribbling su tre avversari prima del passaggio a La Grotteria che arriva sul
fondo e crossa dopo avere saltato due avversari. Il pallone arriva a Bombardini
che appoggia di testa a botta sicura ma trova De Juliis che para senza difficoltà.
Il rigore arriva al 15'. Sul rinvio Brienza si impossessa della palla e verticalizza
su Elia, che viene sgambettato da De Angelis e rovina a terra. Il tiro di Cappioli
non è irresistibile (una palla a mezza altezza con poca forza) e De Juliis respinge
d'istinto. Il Palermo non si abbatte e attacca a testa bassa. Al 29' La Grotteria
va via sulla destra, cerca l'assist per Elia che si fa respingere il tiro, ancora
Bombardini di testa sciupa sul rimpallo a porta vuota. Il gol arriva due minuti
dopo. Elia dal limite controlla con le spalle alla porta, si gira e scocca un
tiro rasoterra preciso e violento che infila De Juliis a fil di palo. Al 36' si
vede la Vis Pesaro. Il tiro di Marin però è alto.
Siamo nella ripresa. Al 2' su cross di Montalbano, La Grotteria arpiona bene il
pallone ma tira debolmente tra le braccia dell'estremo pesarese. Chionna si infortuna,
spazio a Ferri. Sempre Montalbano all'8': il suo cross pesca Bombardini che, da
solo, spedisce la palla alta di testa. Il Palermo non molla, la Vis Pesaro non
riesce a reagire con la necessaria veemenza e gli unici pericoli sono di marca
siciliana. Al 15' su un lancio millimetrico di capitan Cappioli Brienza aggancia
benissimo e si lancia in progressione dentro l'area, cade a contatto con Rossi.
Per l'arbitro è simulazione e c'è il cartellino giallo.
Al 20'su cross di Bombardini stacca La Grotteria ma il suo pallonetto è appoggiato
in corner da De Juliis. Al 30' si vede Altobelli, che, su assist di Brienza, va
al tiro. La palla è respinta. E' il preludio al raddoppio. Cappioli crossa da
sinistra, Elia sceglie bene il tempo e colpisce di testa con precisione un pallone
che si insacca alle spalle dell'estremo pesarese. In pratica è l'epilogo del match.
Belmonte, e poi Suppa, fanno il loro ingresso in campo. Ortoli tira nel finale
ma Aprile non deve fare altro che guardare il pallone sfilare sul fondo.
APRILE 6. La Vis Pesaro non tira mai in porta ma si fa notare per la sicurezza con cui usa i piedi e per la velocità con cui fa ripartire l'azione dei rosa.Tutti per lui gli applausi della Favorita ad inizio partita. Può sostituire con serenità l'infortunato Sicignano.
MONTALBANO 6,5. La migliore prestazione stagionale. Nel primo tempo imperversa sulla fascia di competenza fornendo cross a ripetizione.Nel secondo tempo, con la squadra in vantaggio presidia la zona di sua competenza con autorità.
ALTOBELLI 6. Un buon rientro. Nel primo tempo fatica un po' a trovare l'intesa con il compagno di fascia Bombardini. Nella ripresa si riscatta e imposta più spesso l'azione creando qualche apprensione alla difesa ospite.
FURIANI 6. Anche in questa domenica non fa rimpiangere Giampietro. Certo gli avversari non lo impegnano quasi per nulla ma Furiani comanda bene il reparto arretrato e spesso imposta l'azione per fare rifiatare il centrocampo.
CHIONNA 6. Anche lui è poco impegnato dagli evanescenti avanti della Vis Pesaro. La sua presenza è però sempre importante soprattutto nelle mischie in area . Un infortunio al ginocchio mette fine anzitempo alla sua partita.
(FERRI 6. Sostituisce egregiamente l'infortunato Chionna. Si capisce chiaramente che quello in cui gioca è il suo ruolo preferito. E' sempre preciso negli anticipi e fa valere per la sua stazza fisica. Nel finale si lancia anche verso la porta avversaria impostando un contropiede.)
BRIENZA 7. Come sempre uno dei migliori in campo. E' infaticabile e ormai ha acquisito un certo peso anche nella fase difensiva. Protagonista in occasione del rigore su Elia, è sempre al centro di tutte le azioni degne di nota dei rosanero. Un paio di suoi stop strappano applausi a scena aperta.
BOMBARDINI 5,5. Parte benissimo con alcune sgroppate che infiammano il pubblico presente alla Favorita. I compagni lo cercano sempre e da lui continua a passare la maggiorparte del gioco offensivo dei rosa. Con il passare dei minuti, però, perde smalto e sul suo voto pesano due occasioni fallite, di cui una di testa a porta sguarnita.
DI DONATO 7. Come sempre inarrestabile. Sembra in grado di correre all'infinito. Stordisce i portatori di palla avversari con un pressing continuo ed asfissiante. Con la palla al piede non sbaglia nulla e nella ripresa si esibisce anche in una finezza (colpo di tacco a seguire per Brienza) che conquista ancora di più la Favorita.
ELIA 7,5. Due splendidi gol e il rigore subito. Ai suoi numeri da bomber aggiunge pochissimi errori nelle sponde e nel possesso palla per fare salire la squadra. Si batte su ogni pallone e riconquista l'affetto del pubblico.
(BELMONTE s.v. Entra con la partita ormai praticamente decisa. Non lascia traccia.)
CAPPIOLI 5,5. Non è la sua giornata. Il rigore fallito gli rovina l'umore e lo innervosisce non poco (si fa ammonire per un battibecco con un avversario). L'impegno non gli manca di certo e la sua autorità e sempre al servizio della squadra. Suo il cross sul raddoppio di Elia ma sulle punizioni non trova mai la giusta misura. E' comunque ormai entrato nel cuore dei tifosi.
LA GROTTERIA 7. Il suo rientro dopo la squalifica è più che positivo. L'argentino sta bene e sembra che la voglia di giocare sia tornata. Incanta il pubblico con un paio di serpentine che meriterebbe altri palcoscenici. Impegna con un bel colpo di testa De Juliis ed è un pericolo costante per la retroguardia avversaria.
(SUPPA s.v. Entra per arginare il ritorno di fiamma della Vis Pesaro. Ma gli avversari non mordono più di tanto e per Suppa non c'è da lavorare.)
LA VIS SE LA PRENDE CON L'ARBITRO
Il tecnico della Vis Pesaro Daniele Arrigoni ne ha per tutti. Concede al Palermo la superiorità sulla sua squadra: «I rosanero, comincia l'allenatore, sono fortissimi, ma noi siamo stati ingenui. Senza il secondo gol, che era evitabilissimo, avremmo potuto giocarci la partita fino in fondo». Se la prende con l'arbitro: «Alcune decisioni, continua, non le ho capite. Il Palermo è bravo nel fuorigioco, almeno in un paio di occasioni l'arbitro ha sbagliato in maniera clamorosa. Nei primi venti minuti il direttore di gara ci ha costretti nella nostra metà campo». Si lamenta dei suoi attaccanti: «In avanti, afferma, siamo stati poco incisivi. Potevamo sfruttare meglio alcuni spazi concessi». Analizza il momento dei rosa e scherza su Elia: «Rispetto all'andata è un'altra squadra. Il possesso palla è migliorato. Dopo il gol la partita si è messa come volevano loro, che si sono affidati alle ripartenze di Brienza e Bombardini che sono fortissimi. Elia è il miglior bomber della categoria. Il Palermo cerca un altro attaccante? Se non vi serve datelo a noi». Gianluca De Angelis invece si concentra solo sull'arbitro. «Nel primo tempo c'era un rigore su di me. Sono stato placcato in area, il direttore di gara era vicino ma ha fatto finta di non vedere».
SONZOGNI: «ELIA? BRAVO, MA L'ATTACCANTE SERVE COMUNQUE»
Pochi sorrisi per il mister del Palermo eppure è sembrata una vittoria senza ombre che ha visto finalmente i rosa chiudere la gara con due gol di scarto. Ma, per Sonzogni : «Uno o due cambia poco, quello che contano sono i tre punti che il Palermo ha sicuramente meritato. Troppe occasioni fallite, poca continuità nel gioco. Bene la fase di possesso palla, male quella senza. Ho visto tanti imminenti pericoli per la nostra porta, anche se, a conti fatti, Aprile non è mai stato impegnato. Siamo riusciti a sopperire a tante piccole lacune, ma un errore vero ci avrebbe sicuramente penalizzato. L'ho sempre detto che il girone di ritorno sarebbe stato più difficile, perché gli obiettivi delle squadre sono più chiari. Nessuno gioca più superficialmente e noi non siamo rimasti corti e organizzati come si doveva». A parte qualche piccola questione tattica, due buone notizie: il rientro di Altobelli e la doppietta di Elia. Ma allora, serve davvero questo attaccante? «Io l'ho chiesto sette mesi fa, sbotta Sonzogni. Ognuno ragiona a modo suo e per me ci vuole. Sicuramente è sempre meglio abbondare, le partite si fanno sempre più difficili, ci sono squalifiche ed infortuni. Sì, un altro attaccante ci serve. Se per esempio siamo a tavola in cinque e ci sono solo quattro panini: o si divide o qualcuno deve rimanere senza pane... Altobelli mi ha convinto in settimana, mi fa piacere che sia tornato in campo dopo sei mesi. Elia? Crede di più in quello che fa. Lui i gol li ha sempre fatti, per ora gli riescono con più facilità». Ora tocca all'Avellino. Sarà decisiva? «Ma no, sarà una partita come tutte le altre. Se ti alleni bene durante la settimana e rimani concentrato, non c'è nulla di cui aver paura. Se invece entri in campo con presunzione diventa dura. L'Avellino non perde da diciassette partite, un motivo ci sarà. La classifica? Quattro punti sono pochissimi, basta un niente per essere ripresi».
ELIA: «GRAZIE GIAMPIETRO. SPERO DI CONTINUARE COSÌ»
Firmino Elia si è preso la sua "rivincita". A metà del primo tempo ha fulminato De Juliis con un destro da fuori area. Al trentesimo del secondo tempo ha chiuso la partita con un bel colpo di testa. La doppietta del bomber campano regala tre punti alla squadra e la pace con i tifosi. Ad Elia non erano andati giù i fischi delle settimane scorse al punto che aveva promesso di non esultare più in caso di gol. Già al primo gol avrebbe voluto tradire questa promessa ma si è trattenuto, concedendosi soltanto all'abbraccio dei compagni. Al secondo non ce l'ha fatta a tenere tutto dentro e ha esultato con un aeroplanino stile Montella. Ha così fatto pace con i tifosi i quali lo hanno a lungo invocato al momento della sostituzione. «La rabbia che avevo in corpo, dice Firmino, è diventata gol. Ci tenevo a ben figurare perché ad inizio anno ero stato messo in discussione. Prima del derby con il Catania ero nella lista dei partenti. Poi quei venti minuti contro gli etnei e quella doppietta hanno cambiato il mio campionato. Il merito di quanto sta avvenendo è solo mio. Ho avuto forza e pazienza per continuare ad impegnarmi e adesso sto raccogliendo i frutti della mia determinazione. Voglio però ringraziare Giampietro. Quando non giocavo mi è stato vicino e mi ha incoraggiato». Ha già segnato dieci gol Elia, ma non si pone obiettivi. «Il mio record assoluto, sottolinea, è di 13 reti. Ma non mi interessa. Spero solo di continuare a segnare e di rimanere tranquillo come lo sono adesso. Per noi attaccanti ci sono anche momenti brutti, l'importante è saper reagire». Una reazione che lui ha cercato con forza. «Dovevo cancellare certi errori, ricorda Elia. Gli sbagli che commisi con la Torres sono sempre nella mia testa. Ma ormai mi sono convinto di una cosa: per me i gol impossibili sono quelli più facili». Il titolo di capocannoniere l'arrivo di un nuovo attaccante non può certo spaventare Elia. «Qualunque nuovo arrivato, precisa Elia, è ben accetto purché abbia entusiasmo e non porti scompiglio».
Accigliato ma contento è Davide Bombardini che alla fine ha avuto qualcosa da chiarire con De Angelis. «L'ho rimproverato, spiega "Bomba", per una gomitata che mi aveva dato, ma è finito tutto lì». Le recriminazioni sono per le occasioni fallite sotto porta. «Ho avuto tre palle gol, ricorda, tutte di testa, ma ancora una volta non sono riuscito a metterla dentro. Mi dispiace un po' ma sono contento lo stesso perché abbiamo vinto. Dietro non molla nessuno, ma di certo non saremo noi a farlo».
D'ANTONI: «SOLO BUGIE LE VOCI SUI DISSAPORI TRA ME E SENSI!»
Non solo della
partita con la Vis Pesaro parla il presidente Sergio D'Antoni. «Non mi
va, si lamenta, che alcuni giornali abbiano parlato di problemi con Sensi, che
il consiglio di amministrazione che si è svolto nei giorni scorsi era per fare
chiarezza su certe situazioni. È tutto falso, tutto procede secondo i programmi,
di futuro si parlerà solo quando saremo in B. Godiamoci questa vittoria, ma
il campionato è ancora lungo. L'attaccante? Speriamo che i gol di Elia facciano
scendere le pretese esagerate di alcune società».