PALERMO-CAMPOBASSO 1-1 d.t.s.

Mercoledì 8 Novembre 2000

PALERMO: Aprile, Quadrini, Maggiolini, Paruta, Perna, Trionfante (14' s.t.s. Corona), Giannusa (1' s.t. Di Vincenzo), Ciaramitaro, La Grotteria, Furiani, Mancino (5' s.t.s. Grillo). In panch.: Zotti, Ferrante, Vassallo, Auricchio All.: Sonzogni

CAMPOBASSO: Gnudi, Cinolauro, Corazzini (19' s.t. Marsini), Occhipinti, Minadeo, Piccione, Artiaco (22' s.t. Polverino), Praino, Pasca (5' s.t. Corona), Moretti, Righi. In panchina: Nunziata, Aquino, Manco, Riscigno All.:

ARBITRO: Santucci di Reggio Calabria

RETI: 28' s.t. Corona 14' s.t. Corona

NOTE: Spettatori 500 di cui 100 paganti per un incasso di 1 milione 126 mila lire. Ammonito Piccione. Angoli: 6-1 per il Campobasso

LA PARTITA

Tonino Di Vincenzo, diciotto anni, questo giorno lo aspettava da anni. Da quando bambino, sotto gli occhi del suo "mister" Franco Sampino, provava e riprovava al Malvagno quelle punizioni ad aggirare la barriera. Un chiodo fisso. E ieri pomeriggio all'imbrunire, quando Palermo e Campobasso, ormai stremati, allo scadere del secondo supplementare, stavano già preparando la serie dei rigori per decidere chi avrebbe passato il turno di Coppa, lui non ha avuto dubbi. S'è afferrato quella palla dal limite, ha allontanato con garbo Maggiolini che avrebbe voluto calciare la punizione ed ha tirato il fiato. La palla, carezzata col destro, è finita proprio dove voleva lui: sotto l'incrocio dei pali, e la sua felicità non è cosa da descrivere in due parole. Perfino Christian La Groteria se l'è preso in spalle. Così, un ragazzino, anzi i ragazzini di Mauro Di Cicco, hanno salvato il Palermo. Sonzogni alla fine s'è detto scontento per avere superato il turno di Coppa, ma la terza sconfitta di fila avrebbe reso irrespirabile l'aria in viale del Fante. Dunque, ringrazi i ragazzini e porti a casa questo prezioso pareggio che promuove i rosa agli ottavi di finale. Semmai, sarebbe il caso che contro il Catania (il 29 novembre ed il 13 dicembre) il Palermo schierasse la Primavera per intero. Perchè servirebbe a svelenire il clima, perchè consentirebbe ai titolari di riservare ogni energia al campionato e perchè darebbe la possibilità a questi giovani della Primavera di crescere. Già, perchè partite come quella di ieri aiutano a crescere. I giovani rosa hanno giocato contro una squadra di C-2 al completo, hanno tenuto il campo, sofferto, si son trascinati in preda ai crampi fino all'ultimo minuto del supplementare, infine hanno pareggiato il gol segnato da Corona a metà della ripresa costruendosi da soli l'azione decisiva. La punizione di Di Vincenzo era stata infatti propiziata da una bella percussione di Ciaramitaro, che era stato atterrato al limite dell'area avversaria. E praticamente effimero è stato l'apporto dei cosiddetti titolari: La Grotteria, Furiani, Maggiolini e Quadrini. Nessuno dei quattro ha giocato bene, nessuno ha fatto la differenza, nessuno s'è imposto almeno per personalità. La Grotteria, tenuto in campo fino al termine, ha cercato con insistenza... se stesso in una posizione che non gradisce. Ma anche quando ha arretrato come vuole non si può dire che abbia fatto sfraceli. Un bel colpo di testa, un tiro fiacco, un assist per Mancino. Di fronte in fondo non aveva che il Campobasso, qualcosa in più era lecito attenderselo dall'argentino. Così, i giovani di Di Cicco hanno dovuto fare tutto da soli. Nel primo tempo non hanno giocato proprio per niente; la partita èp stata un pianto e le uniche conclusioni a rete sono state degli ospiti. Aprile è stato bravo al 30' a parare una punizione molto tagliata di Moretti a fil di palo. Nella ripresa, con l'ingresso di Di Vincenzo a sinistra e con i progressi di Mancino e Ciaramitaro, il Palermo ha giocato con più ritmo, ha manovrato maggiormente senza palla ed ha portato una lunga serie di minacce alla porta di Gnudi. Al 1' Mancino ha tirato fuori su assist di La Grotteria, al 10' lo stesso Mancino s'è fatto ribattere la conclusione ravvicinata dallo stesso Gnudi ed al 22' Di Vincenzo s'è visto annullare per fuorigioco un bel gol al volo dopo un lungo cross di Trionfante. Ma nel momento di maggior pressione dei rosanero, al 28' della ripresa, il Cambobasso è riuscito a passare con Giorgio Corona, il bomber della Zisa che due anni fa sembrava destinato ad approdare al Palermo. Bel gol, un dribbling stretto su Perna e Paruta e battuta secca da pochi metri. Dunque parità assoluta. Per tutto il tempo regolamentare il Palermo ha continuato a spingere e nei supplementari la pressione dei giovani rosa è stata ammirevole per volontà e spirito di sacrificio. Chi aveva i crampi, chi zoppicava come Trionfante, nessuno arretrava di un metro. Questa si chiama mentalità vincente e quel migliaio di spettatori sugli spalti della Favorita hanno apprezzato lo spettacolo in campo. Infine l'eurogol di Di Vincenzo che impone altri due derby col Catania. Questo fatto ci sembra meritevole di riflessione. Come fa la lega a mettere di fronte ancora due volte Palermo e Catania, sapendo che gli incidenti saranno inevitabili. Per l'incasso? Sarà in ogni modo ridicolo. Per limitare le spese alle due squadre? Ma quanto costerà riparare poi i danni ai due stadi. E se qualcuno, tifoso o poliziotto, finisce in ospedale, che dirà la Lega di C?

LE PAGELLE

Aprile 6. Impegnato in una sola occasione - eccetto il gol su cui non ha colpe - se la cava bene su una punizione dal limite dell'area calciata da Moretti.

Quadrini 5,5. E' lontano dalla forma giusta. Qualcosa fa vedere, ma nel complesso è ancora insufficiente.

Maggiolini 5,5. Altra delusione. Ci si aspettava la sua voglia di reagire a quest'inizio di stagione deludente, ma non incide più di tanto sulla gara.

Paruta 5,5. Corona, che ha molta più esperienza di lui, lo sorprende in occasione del gol molisano. Commette anche altri errori, ma dimostra determinazione e scelta di tempo.

Perna 6,5. Comanda bene la retroguardia, da veterano, e avvia bene l'azione. Unica pecca, non si spinge granché. Ma è ancora un ragazzino.

Trionfante 6,5. Ala rapida ed infaticabile, gioca una gara piuttosto interessante.

(Corona s.v. Pochi secondi in campo)

Giannusa 5,5. Gioca solo il 1° tempo, che tutta la squadra gioca male. E' poco assistito sulla fascia sinistra, e combina poco..

(Di Vincenzo 7. Entra nel 2° tempo e gioca alla grande. Segna un gol, annullato dall'arbitro, tenta iniziative lodevoli e alla fine mette dentro da campione).

Ciaramitaro 6. Buon mediano, il fisico l'aiuta e la sua presenza si "sente". Conquista a fine partita la punizione che vale il passaggio del turno.

La Grotteria 5. Male. Fatica a liberarsi dai difensori del Campobasso, tira senza fortuna un paio di volte, ma la sua azione è nel complesso prevedibile.

Furiani 5. Anche lui sotto tono. Come tutti quelli della 1ª, interpreta male la partita e non fa nulla per aiutare i ragazzini. Anzi, sono i giovani a trascinare la squadra.

Mancino 6. Ha doti tecniche discrete, lo sa e a volte esagera. Riesce comunque a rendersi pericoloso, ed è sempre generoso.

(Grillo s.v. Solo dieci minuti per lui).

LE INTERVISTE

Si può essere contenti e scontenti allo stesso tempo? A sentire Giuliano Sonzogni bisogna dire di sì. Al termine dei 120 minuti con il Campobasso l'allenatore rosanero, se da un lato si compiaceva per la prestazione della sua squadra contro i molisani, dall'altro "recriminava" per il passaggio del turno in questa "inutile" Coppa Italia di C. Stati d'animo contrapposti quelli del tecnico, che, per colpa di un gol all'ultimo minuto dei supplementari di un ragazzino, si ritrova con la prospettiva (poco allettante per la verità) di dover affrontare agli ottavi di finale due derby con il Catania. "Sono scontento - dice il tecnico - perché dovremo ancora giocare in Coppa. Due obiettivi li puoi perseguire quando hai una rosa di 25 giocatori. Ma nel nostro caso non è così, siamo solo in diciotto. Gettare risorse in questa manifestazione non è un bene perché noi dobbiamo vincere il campionato. In panchina, prima del gol di Di Vincenzo, scherzavamo su chi dovesse sbagliare il rigore decisivo, poi è arrivata quella punizione". Fin qui il lato scontento. Poi si passa a quello opposto. "Sono felice - afferma l'allenatore rosanero - perché ho visto una squadra viva, che ha onorato l'impegno. Sono contento soprattutto per i ragazzi della Primavera che si sono comportati in modo encomiabile. Hanno dimostrato che anche a Palermo coltivando qualcosa prima o poi il fiore crescerà. Ho sempre creduto nei giovani, ne ho lanciati tantissimi, ma quest'anno non posso guardare al settore giovanile perché ho una squadra matura che ha un solo obiettivo: la promozione in B. La qualificazione è arrivata grazie alla punizione di Di Vincenzo, ma ora non lo facciamo diventare Maradona. Non avrebbe senso farlo salire sul piedistallo, è necessario che resti tranquillo. Farlo sentire al centro delle attenzioni non avrebbe senso, ha segnato soltanto un gol, non bisogna caricarlo di responsabilità". Ma Palermo-Campobasso non è stata solo la partita dei Primavera, ma anche quella di Cristian La Grotteria, impiegato da Sonzogni dal primo all'ultimo minuto. "L'ho fatto giocare - dice l'allenatore - perché è il modo migliore per recuperarlo. In questo momento il giocatore è distrutto mentalmente. E se si sta male con il cervello si finisce per esserlo anche nel fisico. Quest'ultimo è però più facile da ricostruire della testa. Cristian ha bisogno di essere lasciato in pace". L'ultimo pensiero dovrebbe essere per i due derby di Coppa, ma non è così. "Pensiamo a recuperare tutti gli infortunati - dice il tecnico - a farci un lavaggio del cervello, ad allenarci (oggi sono previste due sedute, ndr) e al campionato. Facciamo un gradino alla volta, altrimenti rischiamo di inciampare e il Palermo lo ha già fatto due volte".