DERBY, "CELESTE" RIABILITATO

La lunga vigilia della partita "che vale un campionato", il derby Messina-Palermo in programma il 22 aprile si arricchisce di un ulteriore colpo di scena. Domenica c'erano state le pesanti dichiarazioni del presidente peloritano Aliotta (vai a proposito al link "Il caso Aliotta") nei riguardi di Sensi e D'Antoni che avrebbero influenzato la direzione arbitrale di Messina-Lodigiani, martedì la possibilità più temuta in casa giallorossa si è avverata: il "Celeste", lo stadio messinese, è stato squalificato per una giornata e quindi non potrà ospitare il derby col Palermo. Ecco il resoconto dell'intera vicenda.

IL FATTO. Lo stadio "Celeste" è stato squalificato: la drastica decisione è stata presa dal giudice sportivo della Lega di Serie C Giuseppe Quattrocchi, sulla base del referto consegnato dall'arbitro Romeo di Verona, che domenica scorsa ha diretto Messina-Lodigiani.

LE MOTIVAZIONI. Al termine della partita - terminata 1-1 e contrassegnata da una serie di contestazioni all'arbitro da parte peloritana per alcune decisioni prese durante l'incontro - vi sono state intemperanze da parte dei tifosi messinesi. In particolare, dagli spalti sono stati indirizzati oggetti verso i guardalinee e inoltre la gara è stata sospesa per consentire ai pompieri di spegnere due bengala lanciati in campo. In più - è scritto nel documento dell'arbitro - «il secondo tempo della gara cominciava con alcuni minuti di ritardo per l'indebita presenza in campo di circa trenta individui che sostavano in prossimità degli spogliatoi» e a fine partita «il direttore di gara era fatto oggetto di ripetute grida offensive e minacce anche da parte di un dirigente della società siciliana e - in un contesto di generale animazione - sempre il direttore di gara veniva colpito con un calcio ad una gamba ed una manata alla nuca da parte di due individui non identificati». Inoltre, l'arbitro sarebbe stato assediato negli spogliatoi da un gruppo di tifosi del Messina e avrebbe potuto lasciare lo stadio solo circa un'ora e mezza dopo la fine dell'incontro. Il "Celeste", va ricordato, era diffidato dopo gli incidenti nel derby Messina-Catania, vinto dagli etnei.

LE REAZIONI. Il Messina promette ricorso. «Ci rivolgeremo alla Disciplinare dopo aver appreso i motivi della squalifica - dice il direttore sportivo Nicola Salerno -. Contro la Lodigiani abbiamo subito un'incredibile direzione di gara e quindi non mi sembra giusto subire anche questa penalizzazione. Non lasceremo nulla di intentato per sovvertire il provvedimento della Lega». Il direttore generale Giovanni Carabellò si concentra su un altro aspetto e dice che saranno fatte «indagini per scoprire i colpevoli e denunciarli». Il presidente della società Emanuele Aliotta, infine, ha interrotto il silenzio stampa, deciso dopo le dichiarazioni contro Sensi e D'Antoni di domenica scorsa.

Belmonte in azione nel derby d'andata tra Palermo-Messina

Foto di Tullio Puglia

Ha affermato: «Il comportamento del direttore di gara ci ha danneggiato più del dovuto. Ma sono convinto che, alla luce di alcuni precedenti, Messina-Palermo si disputerà al "Celeste"». La società di via Pellegrino punta quindi a far tramutare la squalifica in ammenda.

DOVE SI GIOCHERA'? E' necessario a questo punto capire dove si giocherà il derby del 22 aprile. Una serie di possibili opzioni sono già state escluse: Reggio Calabria perché si trova a meno di 50 chilometri (distanza minima imposta in casi di squalifica del terreno di gioco) e per timore di scontri tra le opposte tifoserie che potrebbe "incrociarsi" sui traghetti che attraversano lo Stretto; Catania, Caltanissetta, Ragusa, Catanzaro e Cosenza in quella giornata sono impegnati. Resta Acireale ma potrebbe essere scartata perché il "Tupparello" è un impianto troppo piccolo Si parla quindi di Crotone, Salerno e Napoli. A Crotone lo stadio può ospitare 10 mila spettatori, in Campania il problema maggiore sarebbe la distanza dalla Sicilia. "Giocare al "San Paolo sarebbe una buona soluzione per quanto riguarda l'ordine pubblico -- ha commentato il responsabile dell'area tecnica del Palermo Giorgio Perinetti -, è una struttura molto grande ed evitare gli scontri tra le tifoserie sarebbe più semplice".

IL RICORSO. Il Messina ha presentato martedì il ricorso alla Lega di C per far revocare la squalifica dello stadio "Celeste". I dirigenti della società peloritana affermano che a colpire l'arbitro siano state persone estranee al sodalizio di via Pellegrino e si stanno a tal proposito svolgendo indagini per scoprire di chi si tratti.

"CELESTE" RIABILITATO. La vicenda si chiude venerdì 13 quando la Disciplinare commuta la squalifica del "Celeste" in una multa di 30 milioni. Il tanto atteso derby del 22 aprile si giocherà quindi nello stadio peloritano. Il campo di via Oreto è stato diffidato, significa che in caso di altri incidenti la squalifica sarà una certezza. «E' la dimostrazione che non esistono complotti», ha commentato il responsabile dell'area tecnica del Palermo, Giorgio Perinetti. «Era un atto dovuto - ha detto invece l'allenatore giallorosso Florimbi -. Giocare il derby in campo neutro sarebbe stata una beffa, dopo la direzione arbitrale di Messina-Lodigiani».